Lasciapassare/Prepusnica*: un museo sul confine
Il confine tracciato nel 1947 da Tarvisio a Muggia ha una storia molto particolare. Come tanti altri confini, certo. Ma questa lo è di più.
Soprattutto nel goriziano, quella linea bianca disegnata su una cartina geografica a Parigi, e poi tracciata sulla terra a Gorizia, ha diviso un territorio che non era mai stato diviso. Una linea che ha diviso famiglie, amicizie, case, giardini, orti e un cimitero.
A Gorizia c’è un museo che dà voce alle storie e alle memorie delle persone che hanno visto “sorgere” questo confine e che poi l’hanno vissuto nel quotidiano: si chiama “Lasciapassare/Prepusnica”, ed è un museo sul confine. Si trova all’interno della garitta posta sul valico secondario del Rafut, ai piedi del colle del castello di Gorizia. Oggi il confine non ha barriere, e in questo punto è solamente ciclopedonale.
Il progetto è del Comune di Gorizia, che ha affidato la direzione scientifica e artistica dell’allestimento interno ed esterno del museo all’Associazione Quarantasettezeroquattro, un’associazione che dal 2009 promuove a Gorizia e dintorni una serie di eventi culturali e artistici volti alla conoscenza storica e artistica di questo territorio.
Il museo sarà inaugurato sabato 14 gennaio alle ore 15.00, con una visita guidata. Poi sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 16.00.
Se vuoi avere un’anteprima sui contenuti del museo, leggi l’articolo che gli ho dedicato sul numero di ottobre 2022 di Fuocolento (clicca sul bottone).
Confine
“Confine” è una delle parole che ho scelto di portare con me nel “glossario de Laltrove“.
*Lasciapassare-prepusnica
Il “lasciapassare” (in jugoslavo “prepusnica”) è un documento che veniva rilasciato dalle autorità italiane (ai cittadini italiani) e jugoslave (ai cittadini jugoslavi) che consentiva loro di attraversare il confine.
Sì, perché per anni, dopo il 1947, il confine è stato invalicabile. Solo con il trattato di Udine del 1955, la situazione iniziò piano piano a migliorare, e agli abitanti delle zone confinanti fu consentito di “andare di là” (in entrambe le direzioni) quattro volte al mese, lungo una fascia di dieci chilometri sul confine, grazie a questo lasciapassare. Quello fu l’inizio.
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