“Il Patto di filiera della Farina del Friuli Venezia Giulia”
La parola pane ha in sé la radice sanscrita “pa”: bere, ma anche nutrire.
È una radice che contiene il senso della nutrizione e della protezione:
“pati” è infatti il termine sanscrito del latino “pater”, padre.
Questo è uno dei primi articoli che ho scritto per Fuocolento.
Parla del Patto di filiera della farina del Friuli Venezia Giulia: un progetto nato nove anni fa con l’obiettivo di produrre farine di alta qualità, economicamente accessibili a tutti, realizzate con metodi sostenibili e svincolati dalle leggi di mercato.
I soggetti coinvolti riguardano tutti gli attori della filiera (in questo caso molto corta): gli agricoltori, i mugnai, i panificatori e i consumatori.
Partecipano tutti alle decisioni produttive e alle questioni finanziarie: sono tutti parte attiva in egual misura, perché è un patto che si fonda sui rapporti sociali e non su quelli economici.
E tutto questo per poter fare il pane. Uno degli alimenti più antichi e più importanti della nostra storia.
Il profumo del pane commuove chiunque.
Foto del frumento Verna – Il Panificio di Camillo
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