Festival della comunicazione non ostile
Un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole
A me piacciono le parole. Mi piace andare alla loro origine e capirne l’etimologia.
Rispetto le parole e l’uso che ne faccio, perché ne conosco il valore e il potere.
Per questi motivi, ammiro il progetto Parole O_Stili che da diversi anni lavora su più ambiti per diffondere sia la consapevolezza del peso che ogni parola ha, sia l’importanza dell’uso che ne facciamo nelle nostre comunicazioni anche on line, cercando di promuovere un’attitudine positiva al dialogo e al confronto.
E poi, oltre a essere un progetto che mi piace e che seguo da sempre, c’è da aggiungere che l’associazione Parole O_Stili nasce da un’idea di Rosy Russo: una creativa comunicatrice di Trieste!
Il progetto
Il punto da cui si vuol partire è il fatto che non c’è differenza fra la responsabilità che si deve avere nel mondo virtuale e in quello fisico: “virtuale è reale”, e quindi i comportamenti che abbiamo nell’etere si riflettono anche sulla vita quotidiana e concreta. I due spazi non rimangono isolati fra loro: appartengono alla stessa sfera della comunicazione.
Su questa linea lavora “Parole O_Stili”: responsabilizzando ed educando gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile, organizzando iniziative di sensibilizzazione e formazione (nelle scuole, nelle università, nelle aziende, nelle associazioni, nello sport, nella politica), e promuovendo i valori espressi nel “Manifesto della comunicazione non ostile”.
Il Manifesto della comunicazione non ostile
Che cos’è? È un elenco di dieci princìpi di stile: se ognuno di noi li seguisse, la Rete sarebbe un luogo meno aggressivo e più piacevole.
Eccolo:
1. Virtuale è reale
Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.2. Si è ciò che si comunica
Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.3. Le parole danno forma al pensiero
Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.4. Prima di parlare bisogna ascoltare
Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.5. Le parole sono un ponte
Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.6. Le parole hanno conseguenze
So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.7. Condividere è una responsabilità
Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.8. Le idee si possono discutere.
Le persone si devono rispettare.
Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.9. Gli insulti non sono argomenti
Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.10. Anche il silenzio comunica
Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
Che ne dici? Per me sono 10 punti uno meglio dell’altro. Ma forse quelli che preferisco sono “Prima di parlare bisogna ascoltare” (perché poche persone sanno ascoltare!) e “Le parole sono un ponte” (da vera fanatica delle parole e dei ponti, non posso che applaudire). E devo dire che “Anche il silenzio comunica” ha il suo grande perché (e ultimamente taccio molto!).
E questo è il “punto di partenza“! Pensa che il manifesto è stato poi “adattato” (con ulteriore lavoro di ricerca e condivisione) a 7 ambiti: la politica, la pubblica amministrazione, le aziende, l’infanzia, lo sport, la scienza e l’inclusione. Negli anni, il progetto ha ricevuto premi e riconoscimenti, sono uscite pubblicazioni, sono stati creati percorsi didattici e webinar, e il Festival è cresciuto sempre un po’ di più: un lavoro costante che continua a tenere alta l’attenzione sui suoi principi fondamentali!
Se anche per te questi 10 principi sono la base del vivere civile in Rete (e vanno bene anche fuori dalla Rete) puoi firmare il Manifesto impegnandoti a osservarli, promuoverli e diffonderli.
Il Festival: le distanze tra le persone, le parole e le cose
Arriviamo al Festival. Venerdì 26 e sabato 27 maggio. Al Molo 4 di Trieste!
Il programma di questa sesta edizione è un susseguirsi di incontri che trattano vari argomenti inerenti il linguaggio nelle varie sfaccettature del quotidiano online e offline: influencer, social network, serie TV, conflitti, inclusione, privacy e molto altro.
Non aspettare: prenota il tuo posto!
Immagine trovata nel sito “La gentilezza che cresce”.
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