La Loggia del Lionello in piazza Libertà a Udine
È venerdì. Tanti di voi sono in vacanza. Qualcuno deve ancora partire. È il momento di ricevere una cartolina. Anche se, a dirla tutta, è sempre piacevole ricevere una cartolina.
Questa arriva da Udine, e siccome in questi giorni c’è Friuli DOC: sono anche sul pezzo.
Eccoci nel cuore storico, politico ed economico della città: la Loggia del Lionello, in piazza Libertà. Questi grigi pastellosi non rendono onore al delicatissimo colore rosa del marmo che, alternato al marmo bianco, rende inconfondibile questo elegante edificio, uno dei più antichi e famosi della città.
I lavori di costruzione della Loggia, pensa un po’, iniziano nel XV secolo, quando i politici locali decidono che anche Udine (come altre importanti città) dovesse avere un “glorioso” palazzo comunale che ospitasse il Consiglio cittadino.
Da quel progetto iniziale a come la vediamo noi oggi sono cambiate un po’ di cose: modifiche progettuali, aggiunte, incendi e terremoti l’hanno portata a noi così com’è, con questo primo piano completamente aperto sulla città grazie alle 20 arcate che definiscono i tre lati posti verso via Mercatovecchio, verso il castello e verso il duomo, mentre il secondo piano (chiuso) era destinato al Consiglio cittadino.
A me piace il fatto che il primo piano sia aperto e accessibile sempre, a tutti: tu sali le gradinate e “entri” nella storia di Udine. Del Friuli. Se ci pensi un attimo, ti rendi conto che qua davanti sono passati tutti: Venezia, Napoleone, Attila (cioè: è passato di qua, ma non c’era ancora la Loggia!), i Patriarchi di Aquileia, Giovan Battista Tiepolo, Giovanni da Udine, Arturo Malignani, Tina Modotti, alcuni componenti della famiglia degli Asburgo, qualche re d’Italia e un po’ di generali (non solo italiani).
Forse non sono tutti (anche “per fortuna”, mi vien da dire!), ma sono tanti.
E tu, ora, ti appoggi alle balaustre della Loggia e guardi la piazza, guardi la bellezza di piazza Libertà.
Nella cartolina non si vede la piazza. Spedirò una cartolina con una foto scattata dalla Loggia, così la piazza si vedrà nella sua completezza.
Nella cartolina si vede anche Palazzo d’Aronco, l’attuale sede municipale di Udine. Ma questa è un’altra storia.
Vedi l’ombra che si allunga sul lato inferiore della cartolina? È l’ombra di una colonna che sostiene un leone alato. E anche questa è un’altra storia.
Quando è stata spedita questa cartolina?
Dall’immagine non saprei dirlo con precisione: si vedono un tram, un’auto d’epoca, gente a piedi e in bici.
Allora la giro. E trovo una data: 10 febbraio 1931.
Francobollo delle Poste Italiane da 30 centesimi.
Destinazione: Trieste, Salita Trenovia.
Il testo è comprensibile, ma non decifro la firma.
Mi incuriosisce una frase: «Questa sera alle 6 sarò a Trieste per ripartire alle 8»: mi chiedo come mai il mittente ha aggiunto (perché si vede che è un’aggiunta a margine del testo) queste parole, quando è ovvio che la destinataria non riceverà questa cartolina prima delle 6 di quel 10 febbraio.
Chissà quale significato c’è dietro, oltre alle parole.

Non ti ho detto chi è Lionello: è Nicolò Lionello, il più conosciuto orafo rinascimentale friulano, architetto udinese e deputato della Comunità di Udine per quasi tre decenni. La sua opera più famosa è proprio il progetto di questa Loggia.
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