Trieste è la città della Bora
Se non sai cos’è la Bora, vai subito a visitare questo museo: un museo dedicato a un vento!
Già l’idea di un museo dedicato a un vento è qualcosa di magico, ma toccarlo con i propri occhi è ancora meglio. Teniamoci forti e partiamo.


Si vedono anche il tram e il Conservatorio “Giuseppe Tartini”
La visita al museo dedicato a un vento
Ci accompagna in questa visita guidata (comodamente seduti sulle panche in dotazione) il direttore in persona, Rino Lombardi. Sì perché la sede del museo è un po’ particolare, e così, mentre noi siamo seduti, Rino fa il suo racconto: che è poi un percorso in 20 tappe (20 indizi per un museo, per l’esattezza), senza spostarsi (o meglio: lui si sposta un po’, ma noi no, noi al massimo allunghiamo il collo e ci giriamo a destra e a sinistra).
La Bora viene presentata in diversi modi. Come? Non svelo troppo alla magia della visita, sappi che troverai il vento sotto forma di parole, corde a cui aggrapparsi per evitare di cadere, cappelli che quasi volano via, foto satellitari, quadri e immagini varie, girandole, mulini, finestre che sbattono, ululati, e altre consistenze.
Difficili da immaginare?! Forse sì, ma incredibili da vedere.
Troverai anche delle vere e proprie collezioni: una è dedicata ad altri venti provenienti da diverse parti del mondo (sono più di 300!), una raccoglie una serie di opere donate al museo e una è l’archivio di Silvio Polli (uno dei più grandi studiosi di questo fenomeno). Ci sono poi i libri che parlano della Bora e ci sono anche i souvenir (come in tutti i musei).

Dona il vento del tuo paese al museo
Se desideri portare un po’ del vento di casa tua (o di un luogo a te caro) a Trieste e donarlo al museo, sappi che puoi farlo: diventerai così “ambasciatore eolico”. Come?! Beh, usa la fantasia!
«Dove devo andare?»
Se ti ho incuriosito, vacci, ma senza cercare altre informazioni sul museo: lascia che la visita sia una scoperta, e ti sorprenda per quello che è.
Il Magazzino dei Venti si trova a Trieste in via Belpoggio 9 (in fondo alle Rive, e poi un po’ in salita), ma è visitabile solo con prenotazione a museobora@iol.it. Quando scriverai al direttore per prenotare il tuo posto, usa la creatività: alla fine dell’anno, verrà premiata la richiesta di prenotazione più simpatica!
Sul retro si legge:
Quando cresce di audacia e di ferocia niente resiste al suo furor insano;
perfino il tram che sembra una lumaca va in alto e fila come un aeroplano.

il tram e piazza Unità dell’Italia a Trieste
La cartolina in copertina è illustrata da Agostino Traini.
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